Calciomercato Juventus

Dybala: l’agente aspetta una chiamata della Juve per il rinnovo

Jorge antun è in Italia da tempo, ma gli ultimi contatti ufficiali con Paratici risalgono a luglio

Sono giorni caldi per Paulo Dybala alla Juventus. A fare il punto è la Gazzetta dello Sport di oggi, che riparte dallo sfogo (non una vera e propria lite) con Paratici al termine di Crotone-Juve. Il numero 10, reduce da due settimane di problemi gastrointestinali e proveniente tra l’altro da un lungo periodo di stop per un infortunio muscolare, non ha giocato nemmeno un minuto allo Scida. La spiegazione del CFO è stata la tessa di mister Pirlo: se non ci fosse stata l’espulsione di Chiesa probabilmente avrebbe giocato qualche minuto, ma visto come si era messa la partita…

Dybala: l’agente aspetta una chiamata da Paratici

Ora i fari sono puntati su Dinamo Kiev-Juventus, sfida che la Joya dovrebbe giocare dal primo minuto assieme all’amico Morata. Cambia poco, però, per la questione rinnovo, per la quale sembra ancora tutto congelato. L’agente di Dybala, Jorge Antun, è sbarcato in Italia diverse settimane fa e si attendeva una chiamata da Paratici subito dopo la chiusura della sessione di mercato. Chiamata che dopo 15 giorni circa non è ancora arrivata e il perché è presto detto: la dirigenza bianconera continua a riflettere.

La Juve vuole davvero rinnovare?

Dopo le difficoltà di impiego incontrate con Allegri e Sarri, Paratici vuole valutare Dybala anche sotto la gestione Pirlo. Insomma, potrebbero volerci ancora settimane o mesi per il rinnovo, ma la Juve non ha fretta visto che l’argentino andrà in scadenza nel 2022. Gli ultimi contatti ufficiali risalgono a luglio scorso, quando pare che l’agente dell’argentino abbia chiesto un aumento da 7,5 a 15 milioni di euro, mentre la Juventus non sembra voglia andare oltre i 10 più 2 di bonus. Il tempo c’è, ma al momento non sembra esserci la volontà totale da una delle due parti. Pubblicamente si dice da mesi il contrario, ma fino a quando alle parole non corrisponderanno i fatti…

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Pubblicato da
Alberto Zamboni