Caos diritti tv, la Lega si gioca la Juve per aumentare gli introiti

La Lega Serie A si gioca la carta Juve per risollevare il mercato dei diritti tv. Le prime offerte sono state ben al di sotto delle aspettative e il calcio italiano affida ai bianconeri le possibilità di aumentare l’appeal. Anche all’estero.

Cominciano oggi le trattative private per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il quinquennio 2024-2029. Le prime offerte sono state ben al di sotto delle aspettative e non si è raggiunto il minimo garantito di 1.15 miliardi di euro. I player in gioco attualmente sono DAZN e Sky per l’offerta pay e Mediaset per l’offerta in chiaro. Secondo quanto riporta Calcio e Finanza, la Lega Serie A potrebbe modificare i pacchetti offerti per venire incontro ai broadcaster e raggiungere una cifra accettabile – attorno ai 900 milioni di euro. La commissione che tratterà con le emittenti è capeggiata da De Laurentiis e Lotito, oltre che a Percassi dell’Atalanta, Campoccia dell’Udinese e Capellini dell’Inter. Presente anche l’amministratore delegato della Lega De Siervo. E per risollevare la situazione si pensa alla Juve.

Diritti tv, la Juve alle 12.30 per aumentare l’appetibilità all’estero: l’idea della Serie A

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(Photo by Sebastian Widmann/Getty Images)

Vista la dipendenza dai diritti tv della Serie A, è necessario rendere il prodotto il più appetibile possibile. Oltre al mercato interno, la Lega guarda anche all’estero. La differenza con gli altri campionati è abissale, con Premier League e Liga che superano abbondantemente il miliardo di incasso dai diritti venduti al di fuori di Inghilterra e Spagna – mentre la Serie A è ferma a circa 300. Ecco quindi che nasce una nuova idea. E come sempre per risollevare il calcio italiano è necessario servirsi della Juve. Dopo tutto quello che è successo sul fronte giustizia sportiva, ora la Lega ha bisogno dei bianconeri. Come riporta Tuttosport infatti l’idea è quella di far giocare la Vecchia Signora più spesso alle 12.30 della domenica, per conquistare il prime time in mercati come quello in Medio ed Estremo Oriente.