Del Piero ancora a digiuno: “Zitti e lavorare”

«Zitti e pedalare». E’ il motto scelto da Alessandro Del Piero e un po’ da tutta la Juve. Inutile la­sciarsi andare a troppe dichiarazioni e frasi a effetto: meglio allenarsi, su­dare, capire qual è il problema e pro­vare a risolverlo. Così, ieri, il capitano bianconero ha preferito non commentare il momen­to della squadra: meglio dichiararsi solo «estremamente soddisfatto e or­goglioso di avere preso parte all’or­ganizzazione della Partita del Cuore», svoltasi a Torino la scorsa primavera e grazie alla quale la Na­zionale Cantanti ha raccolto la bella cifra di 747.469 euro da destinare a tre iniziative benefiche.\r\nLa Juventus, per una volta, non è entrata nei pen­sieri del numero dieci: il pomeriggio era dedicato a chi ha bisogno di aiu­to vero e da quell’argomento Del Pie­ro non ha inteso scostarsi. Alla Signo­ra ha ripreso poi a pensare in serata visto che, presente tutta la squadra, nella Reggia di Venaria si è tenuta la cena di Natale con scambi di auguri e promesse di far bene. Silenzio, allora. E, anche se è passa­ta più di una settimana dall’ultimo aggiornamento del suo sito, le parole scritte poche ore dopo la batosta pre­sa dal Bayern Monaco suonano sem­pre attuali: « Non c’è un solo colpevo­le, non c’è neppure chi è più o meno colpevole. Lo siamo tutti, allo stesso modo, nessuno escluso. E tutti lotte­remo insieme per venirne fuori. In questo caso non esiste la parola “io” ma soltanto “noi”, ne siamo consa­pevoli. Impariamo dai nostri errori e lavoriamo ancora più duro ». \r\nIl mes­saggio era chiaro e rimane tale: nel frattempo, la Juve ha perso anche a Bari e solo il mezzo passo falso del-l­’Inter a Bergamo ha reso l’atmosfe­ra un pizzico più respirabile. Voglia di sorridere però ce n’è po­ca e più le bocche restano cucite me­glio è: persino i siti internet dei gioca­tori sono stati quasi blindati. Zero commenti da giorni, zero di tutto: la Juve vuole solo lavorare e ritrovare serenità. Dal canto suo, Del Piero vorrebbe ritrovare anche il gol: un posto da titolare domenica – dopo es­sere rimasto a guardare a Bari ed es­sere stato sostituito nell’intervallo contro il Bayern – dovrebbe essergli garantito al fianco di Trezeguet, ma certo non basterà quello per render­lo felice. Caso più unico che raro, in­fatti, il numero dieci non ha ancora segnato un solo gol nell’attuale sta­gione: l’ultimo risale addirittura al 24 maggio scorso, penultima di campio­nato e doppietta al Siena. Da allora, contrattempi e infortuni lo hanno te­nuto lontano dai campi di gioco per tanto tempo. Troppo tempo, a dire il vero. Risultato: al suo attivo ci sono finora soltanto 180′ in campionato e 115′ in Champions League.\r\n\r\nLeggi l’articolo completo sull’edizione del Corriere dello Sport oggi in edicola

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Pubblicato da
Alberto Zamboni