Dalla nazionale all’hip-pop: Martinez, altro che Milano I “Basta calcio, canto DIO”

Dalla Nazionale fino a diventare un affermato cantante hip hop: la curiosa trasformazione di Jackson Martinez
Fino a qualche anno fa si parlava di lui come uno dei migliori attaccanti al mondo. Tanto è vero che ha fatto la fortuna del Porto visto che, con i lusitani, segnava a raffica.
I suoi gol e le prestazioni catturarono l’interesse anche di diversi club italiani. In particolar modo del Napoli (allora allenato da Rafa Benitez) e successivamente del Milan.
La cosa certa, però, è che Jackson Martinez in Italia non è mai venuto a giocare. Se non da avversario. Una carriera, quella dell’ex nazionale colombiano, di tutto rispetto.
Dal Porto fino ad arrivare alla Portimonense, passando per Atletico Madrid e Guanghzou dove non ha particolarmente brillato. Ora, per campare, fa decisamente tutt’altro.
Jackson Martinez, altro che calcio: per campare ora fa il cantante hip-hop
Dal 2009 al 2015 ha vestito per 49 occasioni la maglia della Colombia dove ha trovato la via della rete 8 volte. Il classe ’86 ha deciso di appendere le scarpette al chiodo nel 2020, in piena pandemia Covid. Del calcio, infatti, non gli interessava più visto che ha voluto coltivare un’altra sua grande passione: vale a dire il canto.
In un ambito, però, che piace moltissimo ai giovani e non solo: vale a dire l’hip hop, ma stile cristiano. Una carriera che ha intrapreso da diversi anni e che sta andando molto bene. Le sue canzoni, infatti, sono molto ascoltate sia su YouTube che su Spotify. Una passione, quella per la musica, che coltiva da molto tempo. Tanto è vero che nel settembre 2018, quando era ancora calciatore, ha pubblicato il suo primo album dal titolo “No temere“.

Jackson Martinez, l’hip hop e la fede in Dio: ora ha cambiato vita (e carriera)
Questi sono alcuni dei suoi grandi successi: “Bendíceme”, “Quiero Más De Ti”, “Ve A Cristo”, “No Temeré”, “Conmigo Estás”, “Dios Tiene El Control” e “No Hay Amor Igual”. D’altronde il colombiano non ha mai fatto mistero della sua fede cristiana e di essere molto religioso credendo in Dio.
Anche se di lui ci si ricorda, come annunciato in precedenza, dei suoi (tantissimi) gol realizzati con la maglia del Porto. Poi il passaggio, non particolarmente fortunato, all’Atletico Madrid e poi la cessione in Cina al Guangzhou che lo acquistò per ben 42 milioni di euro.
