Da Gaza al campionato italiano, accordo trovato | Il club lo ingaggia: dalla guerra al sogno

Clamoroso, alla fine il club è riuscito a trovare l’accordo: scappa da Gaza per venire a giocare in Italia. Ecco di chi si tratta.
Continua a far discutere il match che l’Italia guidata da Rino Gattuso, e fondamentale ai fini della qualificazione ai Mondiali 2026, deve affrontare con Israele. Da tempo infatti, milioni di attivisti nel nostro paese chiedono il boicottaggio della partita, e l’esclusione di Israele da qualunque competizione europea.
Una richiesta che nasce naturalmente dalle numerose violazioni del diritto internazionale fatto dal governo guidato da Netanyahu, che continua ad aggredire e uccidere in modo indiscriminato la popolazione civile sulla Striscia di Gaza.
Certo, negli ultimi giorni sembra finalmente essere stato raggiunto un accordo, mediato dagli Stati Uniti tra Hamas e Israele, ma sarà soltanto il tempo dirà se questa tregua sarà l’inizio di un vero accordo di pace. Anche il Ct della nostra nazionale, Gattus, non si è potuto sottrarre sul tema alle domande dei giornalisti.
Ma il tecnico non ha potuto far altro che far notare che la decisione di non giocare, porterebbe a una sconfitta a tavolino per 3 a 0, che comprometterebbe in modo importante il percorso di qualificazione. Sarebbe invece più semplice che le federazioni decidessero loro di escludere Israele dalla competizione.
Lo scontro tra FIFA e Uefa su Israele
E in tal senso, c’è un vero e proprio scontro tra la FIFA e la Uefa. Quest’ultima infatti chiede ormai da tempo l’esclusione della nazionale israeliana delle competizioni, trovando però il rifiuto della FIFA.
Infantino ha infatti più volte dichiarato che le questioni politiche non possono entrare nel calcio. E resta difficile pensare che di fronte a una chiusura del genere da parte di uno degli organi calcistici più importanti al mondo, sia possibile trovare una soluzione nel breve termine, considerato oltretutto l’annuncio delle recente tregua che potrebbe congelare definitivamente la questione. Intanto, c’è una tragica storia che arriva da Gaza e che è finita sui giornali italiani in questi giorni, commuovendo tutti gli appassionati di calcio, anche perchè ha coinvolto un club italiano, il Bacoli Sibilla.

Da Gaza all’Italia: il club ha deciso di ingaggiarlo
È diventata infatti pubblica la storia del giovanissimo Yousef, un ragazzo di 21 anni che vive attualmente in una tendopoli a sud della Striscia di Gaza e che prima dell’aggressione dell’esercito israeliano, era considerato una giovane promessa del calcio locale.
La sua storia è diventata famosa perché il calciatore ha pubblicato un messaggio sui social, alla ricerca di un club che possa credere in lui e portarlo via da Gaza: “A Gaza non c’è più nulla, ci rimane soltanto la speranza. La mia è quella di giocare. So di avere potenziale e una buona attitudine. Se avete bisogno di un calciatore scegliete me. È la mia unica opportunità per scappare dalla guerra”. Il suo appello è stato accolto dal Sibilla, club della città di Bacoli, in provincia di Napoli, appena promosso in Eccellenza. che ha già avviato le pratiche per tesserare Yousef, come ha dichiarato nei giorni scorsi il primo cittadino della città campana, Josi Gerardo della Ragione.
