La Curva Nord Inter a Conte: “Noi non siamo la Juve” – Mentana: “Farneticano”

La Curva Nord dell’Inter pubblica un comunicato in cui prende le distanze dal passato juventino di Conte, l’interista Mentana li bolla come deliranti

La curva Nord dell’Inter accoglie Antonio Conte con un comunicato tramite il quale si prendono le distanze dal passato bianconero del tecnico salentino. “Noi non siamo la Juve. Per noi vincere non è l’unica cosa che conta”, scrivono i tifosi nerazzurri, che poi parlano di valori quali la sportività, il rispetto delle sentenze (quindi rispettano anche il fatto di essersi salvati da Calciopoli solo grazie alla prescrizione?) e tante altre belle cose. “Puntualizziamo in maniera ferma e decisa che la Curva Nord non può certo dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario”, si leggeva sulla nota che stranamente dopo circa quattro ore dalla pubblicazione su Facebook è stata cancellata.

Mentana: “Comunicato di chi commette reati penali e sportivi”

A parte l’accoglienza non proprio ideale per il nuovo allenatore, il comunicato degli ultras dell’Inter ha provocato reazioni anche all’interno del mondo nerazzurro stesso. Il giornalista Enrico Mentana, su tutti, ha replicato in maniera durissima tramite un post sulla propria bacheca.

“Ho appena letto un farneticante comunicato della “curva nord” dell’Inter sull’arrivo del nuovo tecnico Conte. Oltre al resto – già di per sé allucinante – c’è una lunga tirata sui trascorsi giudiziari di Conte. Scritta da chi si è macchiato di reati sportivi e penali a ogni stagione – sottolinea Mentana – , e pochi mesi fa ha orchestrato l’agguato contro i tifosi avversari prima di Inter-Napoli, e ne ha fatte di cotte e di crude, anche con cori indegni nei confronti di chiunque, giocatore nerazzurro o di altre squadre, non gli andasse a genio o non gli avesse baciato la pantofola. La gran parte dei gruppi ultras è così, ma del “mal comune” non so che farmene, e spero che la società e tutta la Lega di Serie A intraprendano una volta per tutte un’operazione di liberazione degli stadi, senza paura”.

Il comunicato della Nord Inter poi cancellato

“Annunciato arrivo del nuovo allenatore, puntualizziamo in maniera ferma e decisa che la Curva Nord non può certo dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario.

Da garantisti quali siamo e saremo sempre, accettiamo il fatto che da certi “sospetti giudiziari” il nuovo mister si sia svincolato espiando le sentenze che l’hanno riguardato, sebbene rimanga indelebile la “colpa” per la lunghissima militanza in una società da cui ci riteniamo lontani anni luce per stile e valori.

Inutile nascondere che la scelta di una persona col passato di Stellini nello staff tecnico ci preoccupa moltissimo ma, sebbene consci dell’apporto tecnico che le innegabili qualità professionali di Conte possano fornire al percorso futuro dell’Inter, la nostra preoccupazione riguarda soprattutto l’aspetto morale che vorremmo fosse dimostrato in futuro.

NOI NON SIAMO LA JUVE. PER NOI VINCERE NON È L’UNICA COSA CHE CONTA!!!

Essere interista significa vincere nel rispetto dell’avversario, accettare la sconfitta, le sentenze e non cercare alibi.

Il nostro messaggio e augurio è pertanto quello che mister Conte e con lui anche Marotta, si affidino a Lele Oriali e a Zanetti ed assimilino presto lo spirito di fratellanza che sta al centro dell’essere Inter e che non deve aver nulla a che vedere coi risultati sportivi.

Si può vincere e si può perdere ma la dignità non deve mai venire meno; gli isterismi e le frustrazioni bianconere le seppellisca a torino. Noi siamo l’Inter e camminiamo sempre a testa alta.

Noi non abbiamo e non vogliamo avere scheletri nell’armadio, non vantiamo titoli che ci son stati tolti per i nostri comportamenti illeciti; noi rispettiamo le sentenze e non facciamo uso della “memoria” per raccogliere consensi con ipocrisia.

Noi siam quelli che hanno avuto la signorilità di applaudire l’ingresso in campo del Milan dopo la conquista del mondiale, noi siam quelli che non hanno abbandonato i propri giocatori vittime di gravi malattie anche dopo che hanno lasciato la società, noi siamo quelli che ricordano i propri eroi ispirandosi ai loro valori non ai loro successi.

Essere interista significa rispettarne la storia, la tradizione sportiva, la sua gente e soprattutto la città che rappresenta sempre con Onore.

Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché …

NOI NON SIAMO LA JUVE”