Coppa Italia Primavera Roma – Juventus 0-0, il trofeo ai giallorossi – video

La Juventus Primavera di Marco Baroni non riesce a ribaltare il risultato dell’andata consentendo alla Roma di De Rossi di conquistare per la quarta volta nella storia la Coppa Italia. Un vero peccato per i bianconeri, soprattutto per il risultato dell’andata. Nei 180 minuti i giallorossi si sono dimostrati più squadra, mentre i bianconeri hanno evidenziato alcune individualità superiori alla Roma. C’è anche da dire che l’età media dei capitolini era superiore a quella dei giovani zebrati.\r\nDa segnalare l’ennesimo becero episodio di cori contro il dirigente della Juve Gianluca Pessotto: “Pessotto buttate de sotto”, hanno intonato i tifosi giallorossi nel corso del primo tempo della gara dell’Olimpico.\r\n\r\nheight=340\r\n\r\nIL TABELLINO\r\n\r\nROMA-JUVENTUS 0-0\r\n\r\nROMA: Pigliacelli; Nego, Sabelli, Orchi, Barba; Politano (26’ st Frediani), Viviani, Verre; Ciciretti (11’ st Cittadino), Tallo, Piscitella (37’ st Leonardi).\r\nA disposizione: Proietti, Rosato, Carboni, Lopez.\r\nAllenatore: De Rossi.\r\n\r\nJUVENTUS: Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Liviero; Appelt, Chibsah; Spinazzola, Bouy (1’ st Beltrame), De Silvestro (33’ st Ruggiero); Padovan (11’ st Libertazzi).\r\nA disposizione: Sluga, Schiavone, Magnusson, Margiotta.\r\nAllenatore: Baroni\r\n\r\nARBITRO: De Benedictis\r\nASSISTENTI: Calò, Grillo\r\nQUARTO UFFICIALE: Cifelli\r\n\r\nAMMONITI: 3’ pt Tallo, 33’ st Orchi\r\n\r\nLE PAROLE DI BARONI A FINE GARA\r\n

“Abbiamo pagato a caro prezzo il primo tempo di Torino, quando non siamo riusciti a gestire bene le emozioni. Partite del genere  sono comunque grandi opportunità di crescita a livello giovanile. Chibsah avrebbe potuto riaprire i giochi a venti minuti dalla fine ma devo dire che nel complesso delle due gare la Roma ha meritato il successo. Ora speriamo di ritrovarci in campionato. intanto devo fare i complimenti ai nostri avversari, ma anche ai miei ragazzi, per lo splendido torneo che hanno disputato”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni