Conte nemmeno lo considerava, ora si ritira dal calcio | Ultim’ora Juventus: i tifosi a malapena ricordano chi sia

Con Antonio Conte non ha mai trovato spazio, adesso ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, alla Juventus non ha lasciato il segno
Antonio Conte ha scritto la storia della Juventus, sia da calciatore che da allenatore. Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Lecce, club con cui ha anche debuttato nel calcio professionistico, il centrocampista ha militato per ben 13 stagioni.
Nel periodo d’oro della Serie A, è stato in grado di ritagliarsi un posto da protagonista in una squadra composta da campioni di caratura internazionale e si è tolto diverse soddisfazioni, tra cui la vittoria di una Champions League, con il bis sfiorato in due occasioni, fino a diventare capitano, in virtù della propria dedizione, tenacia e grinta.
Dopo essersi ritirato dal campo, nel 2004, ha preso il tesserino da allenatore e, dopo alcune esperienze, è stato scelto dalla famiglia Agnelli per allenare la Vecchia Signora, nell’estate che ha coinciso con l’inaugurazione dell’Allianz Stadium.
Contro ogni aspettativa, ha vinto il campionato da imbattuto e si è laureato campione d’Italia anche nelle due stagioni successive, oltre ad aggiungere in bacheca anche due Supercoppe italiane.
Per Conte non era adatto, non lo ha mai fatto giocare
Appena tornato a Torino, ha valutato in ritiro i giocatori a disposizione. Uno di loro è stato messo fuori rosa e poi ceduto. Il difensore si era appena svincolato dalla Sampdoria ed era stato voluto da Del Neri, che lo aveva già allenato a Genova.
La sua avventura bianconera si interrompe ancora prima di debuttare in gare ufficiali, con Antonio Conte che non lo ritiene all’altezza del suo progetto, tanto da essere venduto al Fenerbache. Il terzino dichiara all’emittente RSI, durante un ritiro con la Svizzera: “Ho parlato col mister e mi ha fatto capire dall’inizio che non conta su di me perché ha altre idee”.

Lascia il mondo del calcio dopo oltre 20 stagioni
Lui è Reto Ziegler, che, dopo 709 partite, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Conclude la carriera con la maglia del Sion, club per cui adesso diventerà assistente allenatore dell’U21 e Talent Manager.
Cresciuto nel Servette, ha debuttato tra i professionisti nel 2002 prima di trasferirsi in Inghilterra al Tottenham. In Italia ha giocato anche per il Sassuolo. In totale ha raccolto sette trofei e 35 presenze con la Nazionale elvetica, partecipando ai Mondiali del 2010 e del 2014.
