Conte: “Il nuovo stadio ci darà una mano. Ma il post – Calciopoli è stato devastante”

In previsione dell’inaugurazione del nuovo stadio che è prevista con un mega evento per questa stasera, ‘Sky Sport’ ha effettuato una lunga intervista ad Antonio Conte, neo tecnico bianconero che si appresta a vivere una stagione storica con la Vecchia Signora. In primis proprio per lo Juventus Stadium: “Il nuovo stadio è il nuovo che avanza in Italia, perché all’estero sono già avanti rispetto a noi. Sicuramente, uno stadio innovativo è un esame per tutti, per la società, per la squadra, per l’allenatore e, credo, anche per i tifosi. Il fatto che non ci siano barriere presuppone una crescita culturale importante. I tifosi devono stare dalla parte della Juventus, quindi dalla parte nostra. Questo è fuori dubbio. Nel momento in cui saranno dalla parte nostra sarà un grosso vantaggio per la squadra e uno svantaggio per chi ci giocherà contro. Tante responsabilità? Le responsabilità le ho sempre avute. Sia da calciatore sia da quando ho iniziato a fare questa nuova carriera. In qualsiasi posto dove sono sempre andato si è sempre chiesto tanto al sottoscritto. Non mi spaventa, mi carica in maniera importante. È inevitabile che fare l’allenatore della Juventus è qualcosa di diverso, di speciale, rispetto alle esperienze passate”. \r\n\r\n[youtube width=”540″ height=”370″]http://www.youtube.com/watch?v=LRtYvZa03ww[/youtube]\r\n\r\nPOST CALCIOPOLI DEVASTANTE\r\n”Non penso di dire una cosa diversa dagli altri, del fatto che, comunque, il post Calciopoli è stato devastante per la Juventus, sotto tutti i punti di vista. Sia per il fatto che tutti i campioni sono dovuti andare via, sia perché ricostruire non è mai facile. Veniamo negli ultimi due anni da due settimi posti. Questa è la cosa più difficile. Dobbiamo porre una base, quest’anno, importante su cui ricostruire quello che spetta alla Juve. Io mi auguro di imitare l’umiltà, la cattiveria, la determinazione, la volontà da parte nostra di andare oltre qualsiasi ostacolo e questo si può iniziare sin da subito. veniamo da due settimi posti e dobbiamo porre delle basi importanti. Quest’anno è importante sotto diversi punti di vista: l’apertura dello stadio. C’è la volontà da parte di tutti di fare grandi cose. È inevitabile che su ogni scelta c’è sempre grande coesione e grande unità di intenti con la società. Questo è fuori dubbio. Come deve essere in tutti i club. Alla fine spetta sempre al presidente decidere. Però, c’è sempre una grande condivisione in tutto quello che si fa. Con il presidente c’è un grandissimo rapporto, perché ci accomuna la Juventus degli anni passati, degli anni delle vittorie, in cui l’allora Andrea non presidente veniva ad accompagnare suo padre. E spesso si intratteneva con noi a parlare e a chiederci. C’è un grande rapporto, c’è grande, ripeto, coesione da parte nostra e questo deve essere un punto di forza, perché questa coesione sicuramente ci può portare lontano”.\r\n\r\nIL MODULO DI GIOCO\r\n “Si parla troppo di questo modo di giocare, che poi è un 4-4-2: è un’ idea di gioco normale, un 4-4-2 normale, io penso che in Inghilterra dove si vince la maggior parte delle squadre applicano questo tipo di modulo che, secondo me, permette di coprire il campo nel modo migliore. Però, ripeto, ognuno ha la propria idea, Noi abbiamo anche la fortuna di avere anche in rosa giocatori che ti danno la possibilità di cambiare e fare qualcosa di diverso. Resta però che l’idea di gioco resta quella”.\r\n\r\n\r\n