Editoriali

Conte era così anche alla Juve, non facciamo finta di niente

L’attacco al palazzo per evitare di esser triturato dall’ambiente Inter, ma Conte era così anche alla Juventus

Antonio Conte si è giocato l’ultimo bonus ieri sera: ingraziarsi i tifosi dell’Inter attaccando il palazzo (e la propria dirigenza), ma noi juventini non dobbiamo fare gli gnorri. Conte sta facendo all’Inter dichiarazioni identiche a quelle che ha fatto negli anni passati, anche quando era alla Juve. Inutile girarci attorno: con 12 milioni di stipendio (il triplo del suo predecessore) e circa 180 milioni spesi sul mercato, la piazza nerazzurra ci si aspettava di più, invece i risultati sono leggermene migliori dello scorso anno, con due obiettivi falliti (Coppa Italia ed eliminazione in Champions già al girone).

Conte è uno stratega, uno che non lascia mai niente al caso e sapendo di non essere alla Juventus, un ambiente che lo ha sempre difeso da tutto e da tutti (anche dai processi per calcioscommesse), deve tirare fuori qualcosa dal cilindro per evitare di essere triturato in un ambiente che lo considera pur sempre un “ladro gobbo”. Se vinci, all’Inter ti perdonano tutto, se hai praticamente gli stessi risultati di Spalletti, sei fregato. Quindi, meglio attaccare la Lega per i calendari e la sua stessa dirigenza, accusata sostanzialmente di “dormire” o di essere assente nei momenti che contano.

“Io vi invito a guardare il nostro calendario – ha dichiarato ieri sera dopo il 2-2 contro la Roma – che è un calendario folle, per metterci in difficoltà. Abbiamo giocato sempre contro squadre che hanno avuto un giorno di riposo in più rispetto a noi e giochiamo sempre alle 21.45, alla lunga queste cose le paghi”. L’Inter in realtà ha giocato lo stesso numero di partite della Juventus, ad esempio, in notturna, ma siamo sicuri che se ne avesse giocate di più nel pomeriggio si sarebbe lamentato delle alte temperature pomeridiane.

“C’è una anomalia – insiste – se volete essere onesti andate a vedere nell’ultimo turno cosa accade. Gli orari li decide la Lega? Forse non eravamo presenti quando li hanno stilati perché il nostro calendario è folle, altre squadre usufruiscono di un giorno un giorno e mezzo di riposo in più rispetto a noi. Noi stanotte rientreremo alle 4, domani faremo allenamento e poi prepariamo la partita delle 21.45 contro la Fiorentina. Calendario figlio di compromessi? Con l’Inter i compromessi sono sempre negativi. Qua se deve volare uno schiaffo lo prende sempre l’Inter, era così in passato e lo è ancora adesso. Se andate a vedere nell’ultima giornata è successo qualcosa di incredibile”.

Con chi ce l’ha Conte? Facciamo nomi e cognomi

L’Inter ha in Lega due consiglieri, Marotta e Antonello, dov’erano al sorteggio dei calendari? Non c’erano o se c’erano dormivano? È questo che vuole dire Conte? Che il calendario sarebbe stato fitto lo si sapeva già prima della ripresa, ma si è voluto e dovuto salvare il giocattolo, ne era ben consapevole anche l’Inter che in Lega ha un certo peso. E poi, cosa è successo di incredibile nell’ultima giornata? Verrà il giorno in cui la nostra bandiera, stella all’Allianz Stadium, capitano di mille battaglie, farà i nomi di chi ha ordito questo complotto contro l’Inter?

Fa specie, però, che molti juventini si sorprendano di questo attacco al palazzo, perché forse non ricordano le stesse uscite fatte ai tempi in cui sedeva sulla nostra panchina. A febbraio del 2013, ad esempio, Conte si rendeva protagonista di un’esternazione identica sul calendario, sulla Juve non tutelata all’interno della Lega… Insomma, lo stesso refrain ripetuto ieri sera, solo che probabilmente a suo tempo non ebbe la stessa presa sul popolo juventino delle parole sul ristorante da 10 euro, sulla Fiat 500 che in Europa va contro le Ferrari e sulla finale di Champions, che nessuna italiana avrebbe giocato per almeno 10 anni (senza di lui invece ne abbiamo raggiunte due).

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Pubblicato da
Alberto Zamboni