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Chiesa si confessa: “Non sono arrabbiato con Smalling per l’infortunio. Ora…”

L’esterno della Juve parla dell’infortunio e del suo processo di riabilitazione. E racconta dell’aiuto dei compagni.

Protagonista di una intervista in diretta su Twitch, Federico Chiesa si è confessato a 360 gradi. L’infortunio, la riabilitazione, il documentario su di lui e l’aiuto dei compagni. Ma non solo.

Domenica sera è tornato sul campo dove ha subito il grave infortunio: “Parto dal fatto che sicuramente, nell’arco della mia carriera, ho subito interventi più brutti, dove magari ero lanciato in corsa ad alte velocità e venivo buttato a terra. Lì si corre di più il rischio. In quel caso lì, dove mi son fatto male, riguardo l’intervento che non è stato bellissimo però l’obiettivo di Smalling era andare sulla palla. È andato sul pallone, non lo ha fatto con cattiveria. Queste cose nello sport di contatto succedono”.

Sulla riabilitazione: “Posso dire di essere stato fortunato, nella sfortuna, ad essermi fatto male alla Juve perché è uno dei club più importanti al mondo e ha a disposizione le migliori strutture a livello sanitario. In quell’aspetto sono stato fortunato, è un top club ed è tutto ad altissimo livello. Quel pensiero di paura l’ho avuto solo i primi allenamenti in cui sono tornato con la squadra. Pensavo e ripensavo a quando mi sono infortunato, al 9 gennaio, però quando ho ripreso ad allenarmi con continuità e quando ho esordito non più. Durante i possessi palla all’inizio avevo flashback ma è una cosa normale”.

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Sul documentario che racconta il suo ritorno in campo: “Ho parlato con la Juventus poco dopo l’operazione e all’inizio avevano in mente di fare delle piccole puntate su Youtube. All’inizio è partita come una cosa molto più piccola di quello che si è verificato poi su Amazon. Appena me l’han chiesto ho detto subito di si perché mi ha fatto piacere la richiesta, che volessero far vedere alle persone l’aspetto riabilitativo, quanto fosse duro, le difficoltà. Volevano far vedere le emozioni, gli ostacoli che venivano superati insieme, ma anche quello che provava la gente nello starmi vicino e nell’affrontare questa situazione con me. Mia mamma e mio papà mi han sempre visto in campo, non con le stampelle”.

Chiesa: “Per recuperare dall’infortunio il supporto dei tifosi è stato fondamentale”

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

I tifosi lo hanno supportato fin da subito: “Sento molto la vicinanza, il supporto dei tifosi della Juventus e questo mi fa solo che piacere. Penso che l’affetto me lo sia guadagnato con le prestazioni in campo, da quello che do per la maglia e la gente lo vede”.

Anche i compagni sono stati importanti: “Chiellini, ma anche Bonucci e altri compagni come De Ligt, Vlahovic, mi sono stati vicini. Però come mi ha sempre detto Giorgio ogni riabilitazione è diversa. Lui non ha avuto problemi, forse un po’ all’inizio, mentre a me è andata benissimo all’inizio e poi ci ho messo un po’ a tornare in campo. Lì non ci puoi fare niente. Un crociato per due giocatori ha un percorso diverso”

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Pubblicato da
Alberto Zamboni