Chiellini: “Il mercato? Troppi sconvolgimenti in arrivo, il nostro allenatore potrebbe essere in difficoltà. Tornare terzino? Non penso…”

Giorgio Chiellini, difensore della Juventus e fresco dell’ennesima convocazione in nazionale, ha concesso una lunga intervista a ‘La Repubblica’, nel corso della quale ha fatto il punto sui temi più caldi della stagione che sta per iniziare. Si parte, ovviamente, dallo sciopero della serie A: “Se mi sento un miliardiario viziato? Così sembra che vogliano farci passare. Ma chi ha voluto informarsi sa che non è così e che la nostra volontà era di trovare un accordo e di giocare. Se pagherò il contributo di solidarietà? Certo che lo pago, senza nessuna polemica. D’altronde, non ho sentito un solo giocatore esprimersi contro questa tassa”.\r\n\r\nDIFFICOLTA’ DI MERCATO\r\n“Quando la Juve interromperà lo sciopero delle vittorie? Veniamo da due anni deludenti, quindi dire che siamo da scudetto mi sembra esagerato. E questo precampionato ci insegna che abbiamo ancora tanto da migliorare. Sono molto fiducioso, ma penso che sarà decisiva questa settimana. Le ultime dal mercato? Esatto. A quanto pare, sono in arrivo molti sconvolgimenti e questo dovrebbe far riflettere: sarebbe meglio chiudere in anticipo, perché un allenatore si trova obiettivamente in difficoltà. Dove possiamo arrivare? Non lo so, però so che farà divertire. Il gioco di Conte può sembrare pericoloso, ma se ci pensi bene è meno rischioso che speculare sull’avversario”.\r\n \r\nCI MANCA UN NEDVED\r\nQuest’anno il nostro profilo è molto più basso? Ogni volta che ripenso a due anni fa mi mangio le mani, in tre giorni abbiamo buttato via tutto. Eppure la squadra c’era. L’anno scorso si puntava alla Champions, ma a Natale ci eravamo illusi di poter vincere. Il peso delle bastonate lo sentiamo e le scorie del fallimento ci sono ancora, anche se non è corretto che sia così. Perché dopo due anni buoni ci siamo fermati? Abbiamo perso alcuni giocatori cardine a livello di spirito. L’emblema è Nedved. Uno come lui siamo ancora a cercarlo, dentro e fuori dal campo. Se la Juve è stata, o è ancora, una squadra spaventata? È una squadra che ha bisogno di continuità. Questo è il difetto. Dobbiamo imparare a dare il meglio per cinque, sei, sette partite, e non solo per un paio”. \r\n\r\nTRE MOTIVI PER PUNTARE SULLA JUVE\r\n“Motivi per puntare sulla Juve? Ce ne sono tre. Intanto, abbiamo un giocatore che cambia una squadra, ed è Pirlo. Si vede che è di categoria superiore. Dire che è vecchio o rotto è una gran cavolata: Andrea non è venuto qui a passare il tempo. Anzi, ci sta già trascinando. Un’altra ragione è Conte: il suo spirito ha contagiato tutti, difatti non mi aspettavo di trovare tanto entusiasmo fin dai primi giorni. C’era più delusione in noi che nei tifosi, che già solo con l’arrivo di Conte hanno ritrovato forza. La terza ragione è la voglia di rivincita di chi, come me, ha vissuto i momenti negativi di questi ultimi anni e che farebbe davvero di tutto per vincere, sapendo che non avrebbe lo stesso valore che farlo altrove”. \r\n\r\nTORNARE TERZINO? NON CREDO…”\r\n“Se alla fine tornerò a fare il terzino sinistro? Non credo, non c’è mai stato un accenno da parte di Conte. A sinistra giocherei, se ci fosse bisogno. Ma, parere personale, non è la migliore posizione per me”. \r\n\r\nAGNELLI DURO, AVEVA RAGIONE\r\nAgnelli duro con la Vecchia Guardia? Aveva ragione. Siamo mancati in qualcosa, ed è giusto che chi ha più responsabilità se le assuma. E io, con tutto rispetto, ne ho più degli altri. Conte si aspetta tanto da noi, compreso Pirlo, che ha carisma e la stoffa del leader”. \r\n\r\nCredits: Tuttojuve.com

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Pubblicato da
Alberto Zamboni