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Processo Juve, rispunta la carta Ronaldo: cosa sperano i pm

Nell’ambito del caso legato al club bianconero, si torna a parlare dell’accordo con il calciatore portoghese.

La carta Ronaldo torna prepotentemente agli onori della cronaca. Nell’ambito dell’inchiesta sui conti della Juve, il documento stipulato dal portoghese nel periodo Covid sarebbe importante ai fini del processo. Anche se la firma di CR7 non c’è.

Sta per cominciare un mese bollente in casa Juve. In campo la squadra lotta ancora su tre fronti, con il quarto posto in campionato ancora alla portata. E con la semifinale di Coppa Italia e con i quarti di finale di Europa League con lo Sporting alle porte. C’è poi la questione legata alle vicende giudiziarie. Con l’esito del ricorso al Collegio di garanzia dello Sport del CONI atteso per il 19 aprile ma anche con la formulazione delle accuse per il filone della manovra stipendi in arrivo. Oltre al processo ordinario che tornerà in aula il prossimo 10 maggio.

Processo Juve, i pm sperano ancora nella carta Ronaldo: la mancata squalifica serve per convincere gli avvocati

(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Si è parlato moltissimo della celeberrima carta Ronaldo, il documento che CR7 avrebbe firmato in tempi di Covid e che non sarebbe mai stata depositata in Lega. Secondo questo accordo la Juve dovrebbe pagare a Cristiano 19.9 milioni di euro. Che il giocatore vuole indietro. La carta è stata trovata senza la firma del portoghese e quindi di fatto è inutile, ma i pm ci credono ancora.

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport infatti, la Procura Federale sarebbe orientata a non deferire i calciatori che hanno firmato gli accordi personali perché non pienamente consapevoli che fossero illeciti. E questo nelle idee dei pm della Procura di Torino servirà per “stanare” gli avvocati di Ronaldo tornando a pretendere quei quasi 20 milioni di euro e dunque aggiungere questa carta alle accuse alla Juve. C’è però da sottolineare che lo scorso 27 marzo, all’udienza preliminare, nessun avvocato di CR7 era presente e quindi il calciatore non si è costituito parte civile.

 

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Pubblicato da
Alberto Zamboni