Cardinaletti (ICS) visita il nuovo stadio Juve

Il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Cardinaletti, ha visitato il cantiere dove si svolgono i lavori per il nuovo stadio che opsiterà la Juventus a partire dalla stagione 2011/2012.\r\nICS , insieme a Sportfive e Nordiconad è una delle tre aziende su cui si basa economicamente l’intero progetto del club bianconero.\r\n«Tutto sta andando nel rispetto dei tempi. – ha dichiarato Cardinaletti- . Siamo contenti per questo e di come sta andando la partnership con Juventus. Nella società bianconera abbiamo trovato grandi professionalità e tanta passione».\r\nA poco più di un anno dal completamento, il nuovo stadio della Juventus continua a crescere. E, giorno dopo giorno, rappresenta un esempio per tutto il calcio italiano: «Questo è un progetto pilota che sta facendo scuola – ha continuato il presidente di ICS –, studiato seguendo tutte le innovazioni che il sistema calcistico italiano richiede e che devono risolvere problemi quali la visibilità, la sicurezza e lo spettacolo. Anzi, la spettacolarità dell’evento dipenderà anche dalla struttura dell’impianto».\r\nLa Juventus, e con essa la città di Torino, costituiscono quindi un modello importante. Seguito presto da tutte le altre realtà italiane. Come sostiene ancora il numero uno dell’Istituto per il Credito Sportivo: «In questi giorni sta continuando il tour di presentazione per la candidatura dell’Italia agli Europei del 2016. Un grande evento come questo può accelerare il processo, ma il rinnovamento degli stadi italiani va fatto a prescindere. Il sistema calcio deve cambiare e presto dovrà partire un progetto che sarà seguito da almeno altre dieci città».\r\nInfine, un tuffo avanti nel tempo. Al prossimo anno, quando l’impianto sarà pronto. «Già mi immagino – conclude Cardinaletti – la zona vip, la zona accoglienza e la parte riservata alle squadre. Ma soprattutto già penso allo spettacolo che tutti, vista la distanza dal campo di gioco, potranno godere all’interno di questo stadio».\r\n\r\n(Credits: Delsa)

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Pubblicato da
Alberto Zamboni