Campione del Mondo e d’Europa, gioiello assoluto: poi arrivò Maifredi e alla Juve fu un flop I Finché non chiamò Trigoria

I tifosi della Juventus - Foto Lapresse - Jmania
I tifosi della Juventus – Foto Lapresse – Jmania

Era arrivato a Torino da Campione del Mondo, un top player assoluto nel suo ruolo: purtroppo il tecnico non ha mai creduto nel suo talento.

È un momento abbastanza complicato per il nostro movimento calcistico, come d’altronde sta dimostrando anche la crisi che sta vivendo la nazionale italiana. Una crisi naturalmente che radici lontane, e che non può essere ridotta soltanto a quello che è accaduto con Spalletti negli ultimi mesi.

Quando Mancini era riuscito nell’incredibile impresa di vincere l’Europeo con gli azzurri, molti erano sicuri che finalmente il peggio fosse alle spalle, e che diventava adesso possibile per la nazionale tornare finalmente tra le grandi.

Chi avrebbe mai potuto immaginare invece che a poco più di un anno di distanza da quel momento, Mancini avrebbe gradualmente perso il controllo del gruppo fino a non riuscire a qualificarsi ai Mondiali per la seconda volta consecutivamente dopo il disastro di Ventura? Una delusione enorme che ha poi portato il Ct a rassegnare le proprie dimissioni.

Una scelta di cui si è in seguito pentito, come ha confessato di recente in un’intervista, spiegando di essere stato fin troppo impulsivo in quel momento e che tornando indietro non lo rifarebbe ma proverebbe invece a recuperare il gruppo.

La sfida di Gattuso alla guida dell’Italia

A quel punto la federazione ha puntato il tutto e per tutto su Spalletti ma come sappiamo, purtroppo anche l’avventura del tecnico di Certaldo alla guida degli azzurri si è rivelata un disastro.

Spetterà adesso a Gattuso, fortemente voluto da Buffon dopo l’addio di Spalletti, provare adesso a rianimare il gruppo. Di tempo ne resta poco, perché l’Italia ha adesso sei partite per qualificarsi ai prossimi Mondiali e dopo la debacle con la Norvegia, che è costata il posto a Spalletti, non sono più permessi passi falsi. La speranza è che di questo ne siano coscienti anche i calciatori perché fin troppi con la nazionale, si stanno rivelando un flop. Lo stesso Barella dopo aver vinto l’Europa sembra aver abbassato il proprio livello anche con i nerazzurri.

Thomas Hassler
Thomas Hassler (Wikipedia) – Jmania.it

Arrivo a Torino da Campione del Mondo, se ne andò da flop

Ma in fondo non sarebbe la prima volta che un top player finisce in crisi dopo aver vinto tutto. A Torino ricordano bene ad esempio il caso di Thomas Hassler, arrivato in bianconero da Campione del Mondo con la Germania per diventare il fantasista di riferimento della Vecchia Signora.

La sua avventura alla Juventus fu invece un disastro, con il tecnico Maifredi che non lo riteneva adatto al suo gioco e lo mise velocemente fuori dal progetto. al punto che l’anno seguente venne venduto alla Roma dove invece tornò a fornire prestazioni di ottimo livello che lo fecero entrare nel cuore dei tifosi giallorossi.