Calciopoli, udienza del 10 luglio 2011: protagonisti gli avvocati di Bertini e Pairetto

Si è tenuta ieri presso l’aula 216 del tribunale di Napoli l’ultima giornata di lavoro prima della pausa estiva e della sentenza per il processo Calciopoli. Per la cronaca, è toccato alle difese di Pairetto, Bertini, Mazzini e Racalbuto: si riprende il 20 settembre, probabilmente con le difese di Mazzini e Rodomonti, e poi il 27 dovrebbe essere la volta di Prioreschi e Trofino. Ecco alcuni passi salienti dell’udienza di ieri, seguita in diretta dal team Ju29ro.\r\n\r\nAvvocato Messeri – Legale Bertini\r\nBrancaleone. Più che di associazione si può parlare di armata Brancaleone: questa associazione nasce male perché non ho capito se i promotori sono Moggi, Giraudo e Fabiani, se nasce nel 1999. Che sarebbe successo se Moggi si fosse trasferito al Milan? Si sarebbe portato dietro tutto? E quindi la Juventus che c’entra? Se si volesse far riferimento alle squadre, di questa associazione farebbero parte Juventus e Messina! Della Figc, dopo che sono usciti al rinvio a giudizio Carraro e Ghirelli, è rimasto solo Mazzini, anche molti dell’Aia sono stati esclusi.\r\nScopi della cupola. La struttura avrebbe questi scopi: favorire la Juventus sul Milan, favorire Carraro su Abete e risolvere il problema dei due designatori. Sul primo punto, la Juve sul Milan: come si concilia con il secondo punto in cui il Milan si allea con la Juventus per l’elezione di Carraro? Ma in questa competizione Carraro-Abete c’è un accordo tra i due; e ciò manda su tutte le furie Cellino che rappresenta la minoranza che voleva avere più peso specifico e non individuavano delle frodi sportive, perché si badi che non c’è mai stato un solo tesserato che abbia fatto una denuncia di partite truccate. I due designatori, poi si è visto che litigano tra di loro, non vanno d’accordo e si capisce il perché: questa scelta è venuta fuori dalla cosiddetta cena delle 7 sorelle. Quindi i due fanno parte dell’associazione litigando tra di loro e alla fine di quell’anno nessuno dei due fa più il designatore.\r\nLo score di Bertini. Favorire la Juventus sul Milan. Bene, vediamo come si è comportato Bertini in quell’anno. Bertini arbitra contro l’armata. Arbitra 6 volte il Milan: 4 vittorie del Milan e 2 pareggi (una vittoria è contro il Messina di Fabiani e un pareggio contro la Juventus di Moggi), media punti: 2,33. Bertini arbitra 3 volte la Juve e questo la dice lunga: 2 pareggi a Palermo e col Milan e una vittoria col Siena. Media punti: 1,67!\r\nCosa offre la cupola. Quali sono i vantaggi che l’armata Brancaleone offre agli arbitri, visto che non ci sono prove su passaggio di denaro? Vantaggi di carriera e di un protezione mediatica. Se sono veri i dati processuali che la 155 è stata consegnata nel 2004, gli arbitri in questione erano già “internazionali”. Sulla protezione mediatica anche il pm ha citato una chiamata di Moggi a Baldas dopo Juve-Milan 0-0, in cui Moggi avrebbe chiesto di non parlare male di Bertini; ma se vedete bene lo scopo della telefonata non è di difendere Bertini ma la Juventus. Questo dato inoltre si scontra con un’altra telefonata del 7 marzo 2005 tra Moggi e Biscardi, dopo Atalanta-Milan 1-2 arbitrata da Bertini: con questa vittoria il Milan aggancia la Juve, ci sono 2 episodi a suo favore, con una mancata espulsione di Nesta e un gol al 94′, e Moggi si lamenta di Bertini che ha regalato la vittoria al Milan. Questa è la protezione mediatica!\r\nFIGC, e la clausola compromissoria? La Figc in questo processo è costituita contro Bertini, violando la clausola compromissoria. Ebbene, Bertini dai 4 gradi di processo sportivo è uscito con sentenze di assoluzione. Quindi, vengo assolto dal punto di vista sportivo, poi viene fuori un reato penale e mi trovo costituito contro la Federazione. Se non è violazione della clausola questa! In più viene chiesto un danno di immagine quando per il processo federale di Calciopoli, per il processo sportivo, c’è stata un’esposizione mediatica volutamente forte, visto che si sono svolti i gradi di giudizio allo stadio Olimpico e all’Excelsior.\r\nIl tribunale dovrà condannare l’imputato se ritiene verificato oltre ogni ragionevole dubbio il teorema del pm, assolverlo se, invece, ciò non è avvenuto. Ma il codice dice anche che nel caso di dubbio il tribunale dovrà assolvere l’imputato e per questo chiedo l’assoluzione del mio assistito.\r\n\r\nAvv. Sena, legale di Pairetto\r\nStranezze. Per le prime due giornate di campionato non ci sono oggetti di imputazione, e perché l’associazione dovrebbe partire dalla terza giornata? Se si voleva condizionare il campionato perché alcune gare sì e altre no?\r\nCi sono 180 mila telefonate e solo una minima parte di esse sono state prese in considerazione. Giraudo era vecchio amico di Pairetto e Moggi era addirittura amico di suo padre. E perché, nel momento in cui essi arrivano ad alti livelli nel mondo del calcio, dovevano far finta di non conoscersi? Pairetto dice che quelle cene non erano nulla di particolare, al punto che emerge che c’erano anche le mogli. E ci sono anche le telefonate in cui si dice che “è andata bene, stiamo progredendo, abbiamo messo in mezzo l’argomento”. Quello delle telefonate è un ritornello che dura da anni, ma esse non dicono nulla di penalmente rilevante. Ognuno di questi soggetti cerca di mantenere e consolidare la sua posizione. Il mondo del calcio è diventato qualcosa intorno al quale ruotano soldi ed interessi. Ognuno vuole esserci. E le cene sono solo un momento tra persone che si incontrano in cui si cerca di parlare del come si può fare a rimanere in sella in questo mondo. Io non so se era etico o no, ma sappiamo che tutte le società avevano l’abitudine di fare regali, alcune volte imbarazzanti. Ma è evidente che tutte lo facevano. E nemmeno è corretto andare a vedere lo sconto del 50% sulle auto. La Juve è la Fiat ed ha interesse a mostrare che persone influenti guidino una sua autovettura e quella è una operazione pubblicitaria.\r\nUna telefonata che è stata spesso dimenticata è quella tra i due designatori, nella quale Pairetto che non sa di essere interecettato, dice a Bergamo che partite difficili come Inter-Juve e Juve-Roma dovrebbero essere arbitrate da arbitri stranieri! I designatori fermavano gli arbitri che avevano sbagliato, lo facevano anche per tutelare loro, perché l’opinione pubblica li avrebbe messi sotto osservazione finendo per condizionarli ancora di più. Qui non si è andati a vedere che Racalbuto è stato fermato per 8 turni dopo aver favorito la Juventus, ma si è parlato di Paparesta che sarebbe stato fermato, e invece non era vero!\r\nSi è chiesto ad Auricchio degli arbitri che arbitrarono la Juve in quell’anno. Ebbene si è visto che De Santis ha arbitrato la Juventus 5 volte con 2 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio, Collina anche 5 volte con 4 vittorie e 1 pareggio. Trefoloni, non indagato, 4 vittorie su 4! Se questo era il sodalizio, ha certamente fallito. La stessa cosa è stata fatta con gli assistenti, con quelli mai attenzionati la Juve progredisce, con quelli in qualche modo ritenuti “vicini”, la Juve non va.\r\nA senso unico.E quando la difesa Moggi chiede se questa indagine sia stata fatta per tutte le squadre, Auricchio risponde che l’ha fatta solo per la Juventus. E quando Coppola ha detto di essere stato contattato per modificare un referto arbitrale, e lo ha detto ai carabinieri, gli è stato risposto che questo aspetto non interessava. Questa è stata un’indagine a senso unico. Si è partiti da una ipotesi e si è andati avanti per quella linea! Le indagini non sono state un mezzo di ricerca della prova ma la prova stessa. Le intercettazioni non sono la prova ma il materiale dal quale partire per cercare le prove.\r\nManca un imputato? Manfredi Martino dice che ci sono stati tre sorteggi pilotati. Ma poi dice che uno non ricorda quale è, l’altro è una partita di serie B ma nemmeno ricorda quale, il terzo è un Milan-Juve che è stato alterato con Collina! Se questi sono gli elementi, il pm avrebbe dovuto dire: ‘Scusatemi abbiamo sbagliato, ci fa piacere prendere atto che il sorteggio era regolare!’ Invece si chiama Zamparini che prima si presenta a una radio e poi viene chiamato qui a confermare questa sua storia riguardante la designazione dell’arbitro Rizzoli. Bene, mi riporto a tutto quanto detto prima, aggiungendo che Zamparini non sa dire che giorno fosse, ma quello che so è che quel sorteggio venne effettuato da Manfredi Martino!!! E allora se quella è la prova, qui manca un imputato che anzi si è presentato qui come teste dell’accusa. Secondo elemento: la telefonata di Foschi con Pairetto. Si lamenta del fatto che al sorteggio è stato scelto per Atalanta-Palermo Collina che era precluso e quindi non era stato preparato bene. Ebbene, quella che per il pm è una prova alla falsificazione è un formidabile strumento della difesa. Foschi si lamenta che sia stato rifatto il sorteggio, ma Pairetto prima si giustifica ma poi alla fine dice: ‘Fa’ una denuncia’. E che associato sarebbe? Ultimo elemento: la telefonata tra Moggi e la segretaria. Il sorteggio si fa alla mattina. Dopo il sorteggio Manfredi Martino deve raccogliere l’urna, le buste e le palline, mettersi davanti al pc e compilare un documento ufficiale. Ma prima che faccia questo, i presenti al telefonino avvertono chi di dovere. Pare che questa cosa degli arbitri fosse interessante e l’Ansa non aspettava necessariamente il comunicato ufficiale. Vi sembra cisì strano che Moggi, che deve avere la percezione di quello che sta accadendo per il suo ruolo, sappia il risultato prima del comunicato? Lo stesso Manfredi Martino dice che mandava sms alle persone di suo riferimento.\r\nGriglie facili. Le griglie: erano una specie di ascisse e ordinate. Da un lato le partite, dall’altro gli arbitri tenendo cointo delle preclusioni (mai più di 2 volte consecutive, mai più di 6 volte, non in gare della stessa provincia ecc): ebbene la telefonata in cui Moggi e Bergamo parlano di griglie avviene a tre quarti di campionato e in quel momento qualunque osservatore medio di campionato sarebbe stato in grado di prevedere la griglia. Noi abbiamo prodotto altre tre telefonate in cui Governato del Brescia e due giornalisti chiedono a Pairetto quali saranno le griglie. Ebbene la telefonata dell’una di notte di Moggi è successiva ad articoli di giornali che la mattina stessa avevano pubblicato le previsioni della griglia! E abbiamo prodotto solo queste tre perché non abbiamo avuto il tempo di sentirle tutte e perché non ci sono stati dati i brogliacci su cui nella maggior parte dei casi vi è scritto: non rilevante. Ma non rilevante per chi?\r\n\r\nAvv. Bonatti per Pairetto\r\nNucini, falsa testimonianza. È evidente che è in malafede, magari ha dei problemi anche gravi, ma uno che ci viene a dire che per anni ha preso appunti, che veniva mostrato un filmato piuttosto che un altro ecc. Nucini ha chiaramente fatto una falsa testimonianza. Valutino le Signorie Loro se non sia il caso di inviare gli atti alla Procura per il reato di falsa testimonianza!\r\nDi fronte ad una prova testimoniale univoca e granitica, l’accusa non ha proprio preso in considerazione, non ha fatto nemmeno un cenno per dirci perché queste testimonianze non fossero credibili! Possibile che dal 2006 solo Nucini si sia sentito in dovere di rivaler qualcosa? Lui capisce meglio di tutti, va a fare le confessioni a Facchetti, noto esponente della giustizia sportiva, il quale pace all’anima sua, va all’ufficio indagini? No, nemmeno per sogno.\r\nScorrettezza! L’ex PM Beatrice dice che erano centinaia di migliaia di telefonate e “fu fatto un primo screening”, che mi permetto di definire anche ultimo. Non c’è nessuna telefonata tra arbitri, assistenti e designatori che possa far pensare a tentativo di fuorviare i pareri. Quelle che sarebbero migliaia di telefonate, possibile che non ti scappi un “bravo, è andata bene, hai ammonito i diffidati, hai dato quel rigore che non c’era ecc.”.\r\nPossibile che questo processo si sia basato su una percentuale che si avvicina allo 0,1% delle telefonate? Anche io potrei costruire un film facendo un collage di una percentuale così bassa. Si sono selezionate solo alcune telefonate e all’interno di quelle si è selezionata una singola frase. Così non si lavora, è scorrettezza. C’era una mole immane, e Beatrice dice che le difese non hanno dato una mano. E come avremmo potuto fare se ci venivano forniti brogliacci in cui si dice “nulla di rilevante”, “Alberto parla a uomo”, “uomo parla a uomo”. E come si fa? I dischi di Pairetto non si aprivano e abbiamo avuto la chiave elettronica solo a settembre 2010!\r\nPairetto dal primo giorno ha dichiarato che lui parlava con tutti. Non si spiegava perché non fossero venute fuori le telefonate. La discussione del dottor Narducci si è fermata al 2005!\r\nNOTA: Bonatti produce articoli dei giornali del 2008 che parlano di errori arbitrali gravi durante la gestione Collina. Tra cui un titolo: “Favori all’Inter? Soliti sospetti”. Si parlava della illuminante figura di Zamparini, un soggetto pacato; 2010: “Qui barano, il Palermo è in vendita”.\r\nCi sono dei soggetti che forse per natura o per vocazione sono così. Questo processo non ha portato nessun beneficio ma molti malefici soprattutto agli imputati. Pairetto è una persona riservata ma risoluta, ma non è un soggetto colluso. Sa gestire le cose, come fa Collina con Meani. Ma questo non è un reato. Qui prove di reato non ve ne sono state date e quindi chiedo un’assoluazione piena per il mio assistito!\r\n\r\nAnche l’avvocato Ostellari, difensore di Titomanlio, ha manifestato la sua lamentela per il lavoro di indagine, evidenziando che la trascrizione della più importante intercettazione dell’accusa contro Titomanlio è errata, come rilevato anche dalla giustizia sportiva nel 2006.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni