Calciopoli: scende in campo la Juventus e… vince

L’ultima udienza dibattimentale del processo di Calciopoli a Napoli, a parte il tentativo disperato dell’accusa di introdurre nuovi elementi contro gli imputati (tra cui i commenti dei tifosi avversari sui propri forum), ha visto scendere in campo direttamente la Juventus. Sì, perché per la prima volta da 5 anni a questa parte il legale della società bianconera Vitiello, ha abbandonato il suo ruolo passivo per opporsi alle nuove richieste dell’accusa. Un segnale forte da parte della Juventus, fin qui sempre criticata dai propri supporters per aver tenuto un comportamento troppo ‘molle’ nei confronti di un dibattimento che nel corso degli anni e delle udienze si è mostrato basarsi sul ‘nulla cosmico’. Ecco il puntualissimo pezzo scritto in merito da Alvaro Moretti di ‘Tuttosport’.\r\n

Quando la Juve gioca da Juve, molto spesso vince. E sa farlo non solo in campo, dove cede posizio­ni e millimetri di storia tutte le volte che si acconten­ta. Ha vinto contro le migliori squadre del campiona­to e perso con chiunque. Ha vinto ieri nell’ultima oc­casione utile perbattere un colpo nel processo Calcio­poli, dove la Juve deve difendere l’onore ed evitare possibili cause risarcitorie milionarie che oggi – a dif­ferenza del 2006, piaccia o non piaccia – sembrano davvero paradossali. Ha scelto di farlo per 28 mesi con un profilo basso: c’era Moggi a guidare la contro­indagine che ha fatto riaprire il caso Calciopoli in Figc. Ieri però il legale bianconero, Giuseppe Vitiello, ha giocato la sua partita fatta di opposizioni giuridica­mente ineccepibili ai pm e alla parte civile Brescia, che chiede soldi: con lui gli avvocati di Moggi e tutti gli altri. La somma fa il totale: un punto a segno, quel­lo finale di un dibattimento chiuso che ha cambiato tal­mente il quadro da portare, ormai un anno fa, la Ju­ve a “esporre” qualcosa per cui si deve lottare ora. Perché la Figc ha fretta – adesso – di chiudere le que­stioni che riguardano l’ipotesi di radiazione di Mog­gi, Giraudo e Mazzini: a giudizio il 19 maggio. Palaz­zi, per allora, avrà concluso anche il lavoro sull’espo­sto juventino anti Inter? Certo, nella partita della Figc la Juve deve giocare bene: il processo di Napoli sta fi­nendo, le prove invece sono già lì. Ma i verdetti del 2006 non saranno ribaltati senza una sua azione da gol: la richiesta della revisione. Decidere in cosa cre­dere e giocare, perché se rinunci perdi la speranza.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni