Calciomercato Juventus

Calciomercato Juve: sondaggio Touré, Vecino era… vicino

Calciomercato Juve: retroscena Touré e Vecino, ecco tutte le novità del 20 agosto 2016. Juan Cuadrado sarà lunedì un giocatore della Juventus. Il colombiano tornerà a Torino con la formula del prestito secco in cambio di 3,5 milioni di euro. Tutto definito, manca solo l’ufficialità. Ora, resta da capire se gli farà spazio Simone Zaza in attacco o Stephan Lichtsteiner sul versante destro.\r\n\r\nIl nodo rimane comunque il centrocampo. Il primo obiettivo è sempre Blaise Matuidi, ma il Paris Saint Germain, secondo Gianluca Di Marzio, continua a chiedere almeno 40 milioni di euro. Le alternative, secondo Tuttosport e Gazzetta sono sempre le solite, da Axel Witsel a Luiz Gustavo, per il quale potrebbe esserci uno scambio con Zaza.\r\n\r\nHernanes resta ma è già fuori dalla lista Champions e se oltre a Cuadrado arriverà un mediano, rimarrà fuori anche dalla lista Serie A. Le novità assolute di giornata sono Yaya Touré e Matias Vecino. Per l’esperto ivoriano del Manchester City, secondo la Gazzetta, ci sarebbe stato un sondaggio. Dopo aver sfiorato l’Inter di Mancini, l’ex Barcellona potrebbe davvero sbarcare in Serie A sponda bianconera.\r\n

Calciomercato Juve: Vecino, clausola scaduta

\r\nQuanto al 24enne uruguayano della Fiorentina, secondo Gianluca Di Marzio, è un obiettivo concreto della Juventus. Ad inizio mercato, Marotta e Paratici hanno addirittura pensato di pagare la clausola rescissoria di Vecino da 24 milioni. Poi non se n’è fatto nulla e la clausola ora è scaduta. Impossibile in meno di 10 giorni effettivi impostare una trattativa con i viola, storicamente poco collaborativi con la Juve. Se ne riparlerà a gennaio o molto più probabilmente l’estate prossima.\r\n\r\nAvviate e a buon punto le trattative per i rinnovi di Leonardo Bonucci e Paulo Dybala. Entrambi prolungheranno di un anno (fino al 2021) e otterranno un sostanzioso aumento di stipendio. Si parla per entrambi di oltre 4 milioni l’anno più bonus.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni