Pagelle

Cagliari-Juve 1-2: de Ligt e Vlahovic gol da top players

Il giudizio di Dio sulla gara vinta dalla Juve per 2-1 alla Unipol Domus

Cagliari-Juve 1-2: il giudizio di Dio sulla gara vinta ieri sera alla Unipol Domus.

SZCZESNY 6.5 – 20 anni. L’ultima volta che Mefisto è apparso sulle pagine di Tex Nedved indossava ancora i pantaloncini e Del Piero imparava a fare le orecchiette dalla zia di Luciano Moggi.

DANILO 6 – Alterna canzoni di Al Bano a quelle di Loretta Gocci. E i suoi compagni gli chiedono per quale motivo non ascolti musica contemporanea.

DE LIGT 7 – Il primo tempo lo passa leggendo “il maestro e Margherita”. Nel secondo passa a “quel che resta del giorno”. Di tanto in tanto gioca anche a pallone e segna.

CHIELLINI 6.5 – Recita i 6 personaggi in cerca d’autore, di Pirandello, cercando di cambiare sempre intonazione. L’arbitro quasi lo ammonisce quando si avvicina per protestare per il gol annullato. Quella non era la voce del capitano.

PELLEGRINI 6.5 – Il dottor Zhivago di Pasternak. Lara era la moglie o l’amante dello scrittore? E per quale motivo i due non potevano stare assieme? Li avevano osservati al Var mentre si scambiavano effusioni?

CUADRADO 6.5 – Subito (la piattaforma) gli ha permesso di colmare i suoi buchi culturali; nell’ultima settimana ha potuto ordinare: come saltare l’uomo e vivere felice, attaccare ma soprattutto difendere; e l’importantissimo: difendere insieme a Caval donato senza che si sia lavato i denti.

ZAKARIA 6 – Continua a dispensare lettere come San Paolo: dalla seconda lettera di Zakaria ad Arrivabene e alla società; fratelli, con i miei compagni mi trovo bene e ho anche trovato casa. Vi prego non vendetemi al prossimo giro.

ARTHUR 5.5 – I telefilm di miss Marple sono molto più dinamici di Arthur. Anche se li metto per addormentarmi, almeno c’è il colpo di scena alla fine. Con Arthur in campo, mai.

BERNARDESCHI 6 – Fosse per lui resterebbe a Torino a vita: poche partite, un bello stipendio, l’abbonamento a cavalli e cavalieri, pagato da Allegri e quello agli amici dell’alce pagato da Agnelli e la partecipazione al coro di canto gregoriano insieme ad Arrivabene.

RABIOT 5 – Il set con due comodini di Luigi XVI, si trova comodamente a 250€ su internet. Hanno la stessa mobilità di Rabiot, lo stesso sprint e non deviano la palla nel momento sbagliato.

VLAHOVIC 7 – Per tutta la partita è perplesso e si sbraccia: perché le due bond girl di No time to die, sono antipatiche e niente di che, mentre la ragazza che 007 incontra a Cuba che sorride e spara come un vero agente segreto, viene messa subito da parte? Nemmeno Matteo Fabris riesce a spiegarglielo e gli chiede di continuare a giocare

DYBALA 6.5 – Comincia male, come il film Warcraft, diretto dal figlio di David Bowie. Poi si ricorda che anche con due assist fanno primavera e torna ai fast di Moon.

ALLEGRI 5.5 – La solita brodaglia. Se non è zuppa è pan bagnato, direbbe mia mamma. Max continua a leggere il ritorno di Harry Potter, il ritorno di Sherlock Holmes, il ritorno di Sandokan e il ritorno dell’allenatore misterioso per esorcizzare il proprio ritorno sulla panchina della Juve.

TENET IN THE DARK – Quando l’allenatore annuncia che sarà una brutta partita, noi ci crediamo. Non per quello che accadrà nella stanza del Var (bel titolo per un film del terrore) ma per quello che abbiamo visto nelle precedenti 43 partite.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni