Buffon a sorpresa: “Addio nazionale? Solo una pausa” [VIDEO]

Al Gran Galà del calcio Aic, Gianluigi Buffon ha parlato di Juventus ma anche di nazionale italiana sorprendendo i giornalisti presenti a Milano

Gianluigi Buffon è stato uno dei protagonisti del Gran Galà del Calcio Aic a Milano. Questa sera, il numero uno della Juventus si è stato ancora una volta protagonista di un evento importante per il calcio italiano, ma è stata anche l’occasione per fare il punto su alcuni temi d’attualità. Inevitabile che si partisse dalla prossima sfida tra Napoli e Juve, in programma venerdì sera allo stadio San Paolo: “Sarà una gara spettacolare – ha dichiarato Buffon alle tv presenti – e vincerà chi se lo meriterà di più. La filosofia del Napoli non ce l’ha nessuno, ha un modo di giocare unico, diverso da tutte le altre. L’assenza di Higuain? Sicuramente è una perdita notevole, ma abbiamo delle valide alternative”.

All’indomani della sfida con il Crotone, il capitano bianconero fa i complimenti a Mattia De Sciglio, terzino ex Milan che ha messo a segno il primo gol con la Vecchia Signora dopo aver subito fin qui critiche eccessive.

“Il gol di De Sciglio? Ne aveva bisogno: è un ragazzo che si comporta sempre bene, ha grandi doti e secondo me, come ha detto Allegri, può dare ancora molto a Juve e Nazionale. Più in generale comunque quella con i calabresi è stata una vittoria importante, perché se vogliamo stare dietro a Napoli e Inter, che fanno un campionato incredibile, dobbiamo vincere con continuità. In campionato è un momento importante, ma mancano 20 e più partite, quindi non è decisivo. In Champions League invece sì”.

Buffon: “Nazionale? Sono arruolato”

Poi, ‘SuperGigi’ è tornato a parlare di nazionale sorprendendo un po’ tutti: lo spareggio con la Svezia non è stata l’ultima gara con la maglia azzurra per il numero uno.

“Sono sempre stato un soldato arruolato per Nazionale e Juventus – dice sorridendo Buffon -, quindi non posso disertare. Mi sono preso un po’ di pausa dalla Nazionale, ho una certa età ma anche a 60 anni, se ci fosse una moria di portieri, risponderò presente perché concepisco così l’idea di nazione. Ma chi verrà scelto, dovrà avere le idee chiare per fare il meglio”.

Insomma, date le circostanze, Buffon spera che l’addio alla nazionale italiana di calcio avvenga in situazioni più gradevoli e per le partite che si giocheranno ancora da qui a giugno, si candida senza mezzi termini per una maglia da titolare.

“Penso che manchino ancora un paio di partite per finire il biennio che termina a giugno, vediamo. Ventura? Il mister ha fatto il suo lavoro, ha fatto al meglio le sue mansioni, purtroppo noi non siamo riusciti a fare quel gol che ci avrebbe permesso di sognare e sperare”, conclude.