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Buffon raddoppia: “Posso giocare altri due anni”, Szczesny via?

Gianluigi Buffon ha festeggiato il suo 40esimo compleanno tra amici: come racconta ‘Tuttosport’, al party hanno preso parte alcuni dei più grandi campioni dello sport mondiale, tra cui Valentino Rossi, Manuel Ginobili, Roger Federer… gente che si muove solo per i più grandi a livello planetario. Davanti ai commensali, Buffon ha ribadito un concetto già espresso nei giorni scorsi, ossia quello di voler giocare ancora, ma stavolta mettendoci il carico: “Io mi sento di giocare ancora una stagione, forse addirittura due. Vorrei proprio scendere ancora in campo nella prossima stagione”.

Insomma, nelle intenzioni del capitano della Juventus ci sono ancora due stagioni oltre a quella in corso, una da vivere da assoluto protagonista, la 2018-2019 e una eventualmente da comprimario, la 2019-2020. Nonostante non sia più un ragazzino, dunque, si sente ancora SuperGigi e a questo punto si impone una riflessione assai seria all’interno della Juventus, considerato che Wojciech Szczesny fin qui si è comportato molto bene e che in 14 partite ha conquistato 10 clean sheet (gare senza subire reti) entrando di diritto nella storia del club bianconero. Sbarcato a Torino in punta di piedi, l’estremo difensore polacco si è conquistato la fiducia di tutti, confermando di essere arrivato alla Juve nel momento migliore della sua carriera.

Buffon altri due anni, Szczesny come Neto?

A 27 anni, infatti, l’ex Arsenal ha una maturità tale e una freddezza senza eguali che gli consentono di scendere in campo per comandare la difesa che è stata per tanti anni di Buffon con personalità e senza timore reverenziale. Almeno a parole, poi, fin qui Szczesny è parso molto paziente, disposto in sostanza ad accettare il ruolo da comprimario che la presenza del capitano gli impone. Sì, ma fino a quando? Il polacco ha fatto un investimento per il futuro e se davvero dovesse essere la seconda scelta per minimo 1-2 stagioni ancora, potrebbe prendere in seria considerazione l’opportunità di andare via come fece già Neto. Insomma, la Juve è ad un bivio, ma solo dopo il colloquio di Buffon con il presidente Agnelli si capirà quale strada prenderanno i bianconeri.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni