Buffon: “Questa Juve mi fa sognare. I miei sorrisi non piacciono ai tifosi? Problemi loro”

Buffon dal Milan in poi. Il numero uno bianconero che si appresta ad affrontare con la Juventus i campioni d’Italia, esordì proprio contro i rossoneri esordì a soli 17 anni. Da lì in poi la storia del numero uni bianconero si è sempre intrecciata con quella del Milan, dalla finale di Champions League persa ai rigori a Manchester, al grave infortunio alla spalla durante un trofeo Berlusconi, alle voci di mercato post-Calciopoli. Guardando al presente, domenica sera il big match cosa potrà sancire? “Poco o niente per il Milan, dirà di più per noi. Loro sono il punto di riferimento in questa stagione, sono i campioni d’Italia in carica. Portare a casa un risultato positivo ci servirebbe a livello di autostima, darebbe morale al gruppo. Insomma, ci permetterebbe di posare un mattoncino importante lungo il nostro percorso di crescita”, spiega Buffon in un’intervista alla ‘Gazzetta’. “Sono moderatamente fiducioso per il nostro futuro – prosegue l’estremo difensore della nazionale -. Questo inizio di stagione mi soddisfa, anche se non è ancora il momento di fare proclami, così come non ha ancora senso metterci sullo stesso piano di Milan e Inter. Pensiamo a noi, continuiamo a crescere, poi vedremo… Per il momento posso dirvi che con questa Juventus ho ritrovato il sogno”. Proprio contro il Milan, lo scorso anno, un sorrisetto di Buffon a Gattuso non piacque ai tifosi bianconeri… “E’ un problema loro, quella cosa non mi disturbò affatto. Io sono così, in partita do tutto me stesso e anche di più, ci ho lasciato pure una spalla in passato, ma a fine gara gli amici restano amici. Sono sempre lo stesso, sia quando perdo sia quando vinco”.\r\nUna battuta su Ranieri all’Inter? “Un affare per l’Inter. E’ l’uomo migliore per loro in questo momento. Quando sentivo il nome di Ranieri accostato ai nerazzurri speravo non fosse vero. Con il mister alla guida, l’Inter torna ad essere pericolosissima nella corsa scudetto. Prima era una squadra che non credeva in quello che faceva, e allora anche i campioni più esperti sembravano bolliti. Sembravano, però. Chi capisce di calcio conosce certe dinamiche, e sa che il grande campione ha bisogno di sentire suo il progetto per dare il massimo, altrimenti paga soprattutto a livello mentale. E oggi l’Inter crede in ciò che sta facendo, crede in Ranieri. Ecco perché è tornata pericolosissima”.\r\nChiellini ha dichiarato tempo fa: “Se non arriviamo in Champions League è un fallimento”. Che ne pensa Buffon? Intanto pensiamo a migliorare la classifica degli ultimi due anni. Uno che gioca alla Juve deve sempre pensare che la Champions sia l’obiettivo minimo, ma la storia più recente ci ha insegnato che nulla ci è dovuto, nulla è scontato. Ora siamo alla ricerca di certezze, di autostima. Un passo alla volta, piedi per terra, sicuramente senza porci limiti, ma evitando di fare proclami, che tra l’altro non sono onesti nemmeno nei confronti della nostra gente”. Tra i giocatori con i quali avrebbe voluto giocare alla Juventus, poi, Buffon a sorpresa indica… “Senza dubbi Totti. Un amico, un giocatore fantastico. Ma mi sa che ormai questo desiderio non si potrà più avverare”. Infine la chiosa sul contratto: “Sì, questo è il progetto, vorrei restare a vita in bianconero. Devo meritarmelo sul campo, sia chiaro, ma credo proprio che saprò meritarmelo”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni