Buffon: “Gran momento, faremo il possibile”

Gigi Buffon, capitano della Juventus e della nazionale italiana, è stato ieri ospite della scuola elementare “Battisti” di Torino. Accolto dall’entusiasmo di circa 200 bambini, Buffon è parso emozionato e per certi versi commosso e dopo una breve messaggio di saluto, si è messo a disposizione della scolaresca, rispondendo alle loro domande. “Il vostro entusiasmo mi commuove e mi emoziona”, ha subito esordito il numero uno dei campioni d’Italia.\r\n\r\nLa visita di Buffon rientra nell’iniziativa “Vota la tua scuola del cuore”, organizzato dall’acqua Sant’Anna, e che ogni settimana assegna 1000 euro alle scuole più votate in modo che possano acquistare materiale didattico. Al termine dell’iniziativa, sarà organizzata una partita di calcio a Carrara con Buffon tra i pali. Intanto, ‘SuperGigi’ ha trovato il modo di tornare sull’attualità bianconera:\r\n

E’ un gran momento, vero? Speriamo di contribuire con qualcosa di ancora più prestigioso: prometto che faremo il possibile. Il più bel trionfo con la Juve? Bisogna sempre sperare nel massimo traguardo e il più bello spero di vincerlo ancora… Abbiamo vinto tantissimo e sono orgoglioso di questi 14 anni di Juve, ma mi auguro che sia davvero il prossimo…

\r\nAd un bimbo che gli chiede come ci si senta prima di una partita importante, Buffon replica così:\r\n

Uno volta ero sempre nervoso e pieno di adrenalina, ora mi capita con la Champions e la Nazionale. Lì la tensione è massima e fino a quando c’è, è buona cosa: vuol dire che si farà questo lavoro ancora per molto tempo.

\r\nForse la domanda più bella, però, arriva da Daniel, che gli chiede come si senta quando perde:\r\n

Bisogna trasformare la sconfitta in qualcosa di epocale, dovrebbe succedere una volta ogni tanto. Sono uno sportivo competitivo: mi piace dare il massimo per la mia squadra e per me stesso. Poi capita di trovare chi è più bravo e ci può stare che si perda. Importante è avere la coscienza a posto e fare di tutto per vincere: se non ce la fai – conclude – , stringi la mano e dici la prossima volta farò meglio.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni