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Braida su Fagioli: “Ha tutto per imporsi anche alla Juventus”

Il direttore generale della Cremonese ha speso parole al miele sul gioiello bianconero ed Allegri

Il direttore generale della Cremonese, Ariedo Braida, ha rilasciato una lunga intervista tra le pagine di Tuttosport, dove ha parlato non solo del match contro la Juventus, ma anche di Nicolò Fagioli e del suo percorso in bianconero. Ecco le sue dichiarazioni, estratte direttamente dal giornale torinese.

Braida su Fagioli: “Ha bisogno di continuità, può imporsi anche alla Juventus”

“L’ho chiamato diverse volte da quando è rientrato a Torino, Nicolò è un ragazzo di grandi qualità tecniche e umane. Ha tutto per imporsi anche nella Juventus, anche se ora per lui arriva la parte difficile: trovare continuità ai massimi livelli e confermarsi. C’è chi ha le doti per ambire a un club come i bianconeri e chi no: lui indubbiamente le ha. Ora non gli resta che raggiungere il potenziale di cui dispone e che, logicamente, a 21 anni non ha ancora espresso appieno”.

Sul match contro la Juventus

(Photo by Ryan Pierse/Getty Images)

Ariedo Braida, si riparte da Cremonese-Juventus: una cattiva notizia per i grigiorossi, dunque?

«Mi rifugio nelle parole di Nereo Rocco, che ricordava sempre come le partite inizino tutte dallo 0-0. E che la sera, al pub, a chi lo stuzzicava con un “Vinca il migliore” alla vigilia di una gara in cui partiva sfavorito, amava rispondere “Speremo de no!”. Battute a parte, i bianconeri stanno risalendo la classifica a grandi falcate: speriamo riprendano la loro marcia dalla partita successiva e non da mercoledì!»

Anche lei, come molti, è rimasto sorpreso dalla crescita autunnale della Juventus a margine di uno dei momenti più delicati della storia recente dei bianconeri?

“Conosco praticamente tutti i giocatori in organico, conosco la forza della società, conosco le qualità di Allegri: non dubitavo, sinceramente, che sarebbe tornata a dire la sua nelle zone nobili della classifica”.

A proposito di Allegri: è l’uomo giusto al posto giusto, a maggior ragione dopo la tempesta delle vicende extra-campo che si è abbattuta sul gruppo?

“Il suo pragmatismo in questo momento è prezioso, si tratta di un tecnico che vive per il risultato. Sono affascinato da chi parla del calcio come poesia e pone l’accento sull’importanza della strada da percorrere, ma la realtà è che questo è un mondo in cui ci si ricorda soltanto di chi vince, in cui il risultato determina ogni giudizio”.

 

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Pubblicato da
Alberto Zamboni