Boniperti, che ingombro dietro le spalle: Juve, un macigno troppo grande per Filippo I Ecco che fine ha fatto

La Juventus era un macigno troppo grande per Boniperti che purtroppo non è riuscito più a reggere le pressioni. Ecco cos’è successo.
Stanno facendo molto discutere le veementi dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal procuratore di Timothy Weah.
L’uomo infatti, dialogando con i giornalisti, ha accusato la Juventus di star ostacolando la trattativa in corso per portare l’esterno via da Torino per semplice ripicca dovuta al fatto che Weah non avesse accettato il trasferimento al Nottingham Forest, ovvero il club che aveva fatto l’offerta più alta ai bianconeri.
Anzi, l’agente del calciatore è stato ancora più specifico spiegando che all’interno della Vecchia Signora, ci sono due dirigenti che lavorano molto bene e uno invece che usa metodi antiquati e mette in difficoltà i calciatori solo per ripicca.
Parole che di certo non potevano passare inosservate e che hanno adesso scatenato un grande dibattito tra i tifosi. Di sicuro, l’esperienza di Weah alla Juventus si sta concludendo nel peggiore dei modi. L’esterno americano era arrivato a Torino come un talento ancora da sgrezzare, ma che aveva tutto per diventare un perno dei bianconeri sulla fascia.
Il flop di Weah alla Juventus
Invece Weah non è riuscito in alcun modo a ripagare le tante aspettative che c’erano su di lui, e sia Allegri, che Motta e poi Tudor non lo hanno mai considerato un titolare quanto piuttosto una riserva da mettere in campo per dare freschezza alla squadra.
D’altronde, per un giovane, consacrarsi in un top club come quello bianconero è molto difficile e la storia del calcio è piena purtroppo di grandi talenti che non riescono però a performare e gestire le pressioni quando si trovano in un top club. Questo in fondo è quanto accaduto a Vlahovic, arrivato a Torino per oltre 70 milioni di euro come uno dei più grandi talenti offensivi al mondo e finito però per essere un peso per il club e con una titolarità che ha perso prima con Motta e poi con Tudor.

La storia del nipote di Boniperti
Persino Yildiz, nonostante le immense dote tecniche che possiede, ha fatto parecchio fatica quest’anno ed è inevitabile che indossare la numero dieci dei bianconeri, con tutte le responsabilità che comporta, non è semplice.
E questo in fondo è anche quanto accaduto a Filippo Boniperti, nipote di Giampiero e cresciuto nelle giovanili della Vecchia Signora. Per tutti si trattava di un talento pronto a consacrarsi come un top player, e per questo fece il suo esordio con la Juventus a soli 19 anni in Europa League. L’anno dopo venne spedito in prestito e purtroppo la sua carriera precipitò subito finendo in diversi club minori senza mai affermarsi del tutto.
