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Allegri dopo l’Atalanta: “La strada è ancora lunga”

Il tecnico livornese analizza la vittoria di Bergamo ai microfoni di Dazn che proietta la squadra al secondo posto.

Max Allegri analizza la vittoria della Juve in casa dell’Atalanta. Con i gol di Iling e Vlahovic i bianconeri volano al secondo posto scavalcando la Lazio e mantenendo 5 punti di vantaggio sul quinto posto.

Sulla partita: “Siamo partiti bene ma quando abbiamo rallentato e giocato troppo in verticale abbiamo dato a loro la possibilità di alzarsi e darci problemi. Poi abbiamo difeso bene di squadra, bravi Milik e Di Maria in fase di non possesso e poi anche Chiesa e Vlahovic quando sono entrati. Rugani poi ha fatto una partita ottima, quando lo chiami si fa sempre trovare pronto. Poi è molto veloce di piede, con la palla in area difficilmente gli avversari riescono a tirare in porta”.

Sulla corsa Champions: “Manca ancora tanto. Giocare qui a Bergamo non è mai semplice e ci sta soffrire. Mancano ancora tanti punti e la vittoria del Milan ha alzato la quota. Negli scontri diretti siamo in vantaggio con Lazio e Inter, con il Milan dobbiamo ancora giocare il ritorno”.

Sull’inserimento di Iling: “Loro giocano molto uomo contro uomo, Iling è bravo nell’uno contro uno e attacca la profondità meglio di Kostic. Dopo la partita di mercoledì ho pensato che potesse essere la sua giornata”.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Sul finale di gara e con i cori razzisti dei tifosi dell’Atalanta contro Vlahovic Allegri risponde: “Purtroppo continuano questi cori. In campo bisogna anche ignorare però chi di dovere deve prendere i provvedimenti. Chi è in campo però deve avere un comportamento corretto per non rischiare. Dusan è arrivato qui con troppe responsabilità. Facendo così, con qualche panchina, le responsabilità si abbassano e lui è più tranquillo”.

Sul gusto di difendere: “È questione di attenzione e di non farsi saltare. Bisogna lavorare e migliorare su questo. Rugani è cresciuto con Chiellini, Barzagli e Bonucci che sono dei professori. La differenza la fanno i giocatori, con la lettura. Oggi abbiamo ripreso a giocare di squadra”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni