Anastasi: “Juve, prendi Giuseppe Rossi”

Il Pelè Bianco, l’ex indimenticato beniamino dei tifosi della Juventus Pietro Anastasi, è intervenuto a RADIO ERRE 2 nel corso della trasmissione radiofonica “TUTTI PAZZI PER LA JUVE”, ricordando tra le altre cose amarcord sulla sua esperienza bianconera nonchè del suo mondiale messicano sfumato per un giramento di “palle”, analizzando poi l’attuale forza della squadra allenata da Ciro Ferrara e suggerendo all’attuale dirigenza juventina il suo erede.\r\n\r\nGIUSEPPE ROSSI IL MIO EREDE\r\n”E’ sempre difficile paragonare giocatori di epoche diverse. Premesso ciò, se c’è un giocatore che per caratteristiche mi somiglia di più e che consiglio di prendere alla Juventus, quello è Giuseppe Rossi del Villareal.”\r\n\r\nJUVE, TROPPI ALTI E BASSI\r\n”La Juventus vista fin ora quest’anno non mi soddisfa assolutamente. Troppi alti e bassi, manca quella continuità tipica delle grandi squadre. Però mi riservo di dare un giudizio definitivo quando avrà recuperato tutta la rosa. Con questa serie impressionante di infortuni è dura anche trovare una formazione tipo. Non è una questione di modulo, ma di testa. L’Inter è ancora la favorita, però se ci pensiamo bene la differenza sta in quei 5 punti buttati in casa contro Bologna e Napoli.”\r\n\r\nBLANC PRESIDENTE NON MI CONVINCE\r\n“Purtroppo non sono mai stato contattato dalla Juventus per collaborare. La nuova dirigenza sta facendo bene, ma una cosa non mi convince proprio: il presidente deve esser una figura forte, legata all’immagine del club o perlomeno alla Juve era sempre stato così fino all’avvento di Cobolli Gigli e Blanc.\r\nSarà che i miei migliori anni da calciatore li ho vissuti con Boniperti presidente e che quindi il paragone è improponibile, ma comprendo in toto i tanti tifosi juventini perplessi su questa scelta della Proprietà”\r\n\r\nAMARCORD\r\n”Sono stato un po’ l’uomo dei record dell’epoca. Doppietta all’esordio in serie A, doppietta alla prima gara a San Siro, tripletta in meno di 5 minuti e tanto altro. Devo dire che non mi sono fatto mancare proprio nulla. Ho fatto 105 goal in serie A, ma con le attuali nuove regole, sugli autogol e molto più severe per i difensori, ne avrei segnato almeno il doppio o quasi. Gli avversari più duri ma anche più leali che ho affrontato sono stati Cresci, Burgnich e Guarneri”\r\n\r\nMESSICO ’70, CHE GIRAMENTO DI PALLE\r\n“La mia più grande delusione calcistica. Sono state scritte tante cavolate in merito a quella mia defezione. Fu solo colpa di uno sciocco gioco che mi causò un versamento ai testicoli.\r\nHo perso il Messico per un giramento di palle! Chissà se con la mia presenza si sarebbe potuta riscrivere la storia di quel mondiale….”\r\n\r\nFIAT, EMIGRATI E FINE ANNI ’60\r\n“So che in molti scrissero e dissero che dietro al mio passaggio alla Juventus ci fosse la voglia da parte della dirigenza di ingraziarsi i tantissimi emigrati dal sud al nord, fenomeno tipico di quegli anni che hanno cambiato l’Italia.\r\nDi certo, se non eri bravo alla Juve non ti tenevano.\r\nEd io, Cuccureddu, Furino e Longobucco siamo stati dei “terroni” orgogliosi di rappresentare le nostre origini e di onorare al meglio la maglia bianconera”

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Pubblicato da
Alberto Zamboni