Allegri: il Chelsea offre doppio ingaggio, Juve che fai?

Massimiliano Allegri nel mirino del Chelsea? Lo si scrive da settimane, ma ora secondo la ‘Gazzetta dello Sport’ ci sarebbero i primi contatti reali. Il club londinese, che dopo l’esonero di José Mourinho ha affidato la panchina a Guus Hiddink fino a fine stagione, avrebbe deciso di puntare seriamente sul tecnico della Juve, che ha dimostrato di saper gestire anche situazioni difficili e di avere una particolare propensioni per le competizioni internazionali.\r\n\r\nSecondo le indiscrezioni che rimbalzano oggi sulle pagine della ‘rosea’, ad Allegri il Chelsea sarebbe pronto ad offrire il doppio del suo attuale ingaggio (3,5 milioni più bonus) e la cosa non potrebbe lasciare insensibile il tecnico toscano. Trasferirsi in un club che gli offre 7 milioni l’anno e che ha anche un budget forse senza limiti per il mercato non è cosa che capita tutti i giorni, anche se il diretto interessato ha ribadito di recente di voler onorare il contratto che lo lega alla Juventus fino al giugno del 2017.\r\n

Allegri al Chelsea? Le mosse della Juve

\r\nLa posizione della Juventus, del resto, è chiara: a Torino dei contatti tra Allegri e il Chelsea non ne sanno nulla, il tecnico è ritenuto parte importante dell’attuale progetto tecnico e se non sarà lui a chiedere di andare via, probabilmente riceverà anche una proposta di prolungamento. In caso contrario, Madama comincerà a guardarsi attorno e secondo i giornalisti della ‘Gazzetta’ ci sarebbe una rosa di tre nomi che piacciono molto alla dirigenza. Uno è quello di Antonio Conte, che a giugno lascerà sicuramente la panchina della nazionale italiana, l’altro è quello di Paulo Sousa, che però sarà alquanto complicato strappare ai “nemici” viola. Infine, attenzione ad Eusebio Di Francesco: il suo Sassuolo gioca un calcio propositivo e nelle ultime stagioni è migliorato tanto anche in fase difensiva. Uno Zeman “accorto”, insomma, che è già nel mirino di grandi club e che potrebbe fare al caso della Juventus nel caso si voglia aprire un nuovo ciclo.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni