Alex Sandro dice no alla risoluzione: serve un’offerta

Alex Sandro dice no alla risoluzione del contratto. Dopo l’assurda vicenda del rinnovo, il brasiliano resta legato alla Juve ancora per un anno nonostante sia fuori dal progetto. La società sta cercando di liberarsi del suo pesante ingaggio, ma servirà un’offerta.

Cristiano Giuntoli non è ancora stato ufficializzato, ma ha già tante questioni di cui occuparsi. Fra entrate e uscite, il neo dirigente è chiamato a costruire una squadra competitiva pur mantenendo l’equilibrio economico e la sostenibilità finanziaria, soprattutto per quanto riguarda gli ingaggi. E proprio su questo tema il lavoro è delicato. Di Maria e Cuadrado hanno liberato risorse e l’eccezione è stata fatta solo per Adrien Rabiot – per un anno ancora. C’è però la situazione spinosa relativa ad Alex Sandro. Per il brasiliano è scattato il rinnovo automatico per una ulteriore stagione nonostante fosse fuori dal progetto e ora la Juve deve corrispondergli l’oneroso stipendio da 6.5 milioni di euro per i prossimi 12 mesi. Ma di risoluzione non se ne parla e serve una cessione.

Juve, Alex Sandro si tiene stretto il contratto: non alla risoluzione, serve una cessione

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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Alex Sandro dice no. Il brasiliano non vuole risolvere il contratto con un anno di anticipo dopo aver rinnovato in maniera automatica nel corso della scorsa stagione. Situazione paradossale e assurda ma che pone la Juve nelle condizioni di dover cercare un acquirente per poter procedere con il mercato – Parisi su tutti. Dall’Arabia Saudita sono arrivate un paio di offerte, da Al Nassr e Al Hilal, che propongono un ingaggio da 15 milioni di euro l’anno. A patto però che Alex Sandro si liberi a zero.

Dunque, complicazioni su complicazioni perché diventa difficile ipotizzare un’offerta per il cartellino del terzino brasiliano. Situazione in divenire che potrebbe risolversi anche alla fine della sessione, anche se la Juve preferirebbe un anticipo sui tempi.