Interviste

Agnelli: “Altri colpi alla Higuain? Non cambieremo rotta”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha rilasciato oggi un’intervista esclusiva a Tuttosport. è stata l’occasione, per il numero uno del club bianconero, per parlare del recente passato e dare uno sguardo al futuro. Inevitabile, che le domande del direttore Paolo De Paola partissero dalla sconfitta rimediata a Cardiff contro il Real Madrid: “Valutiamo l’intera stagione. Giudicare un’annata per 20 minuti – dice Agnelli – sarebbe sbagliato. Attriti nell’intervallo? Sono stato testimone oculare. A Cardiff non c’è stato nessuno screzio, nessuna baruffa nello spogliatoio”.

Insomma, nonostante la seconda finale di Champions persa in tre anni, il filotto della Juve rimane leggendario, ne parleranno gli almanacchi del calcio.

“I 6 scudetti di fila? Capiremo il senso di quanto fatto solo tra tanti anni. Per me sono la base sulla quale edificare i prossimi 7 anni. Modello Real Madrid? Bisogna essere noi stessi pur osservando le varie eccellenze in Europa. Puntiamo all’internazionalizzazione del brand. Serie A poco allenante? Non è così, il livello del nostro campionato è elevato. Sono mancate le milanesi, che spero riappaiano alle nostre spalle l’anno prossimo”.

Da sempre la squadra più odiata d’Italia, semplicemente perché vince più di tutte le altre, la Juventus è spesso sotto attacchi mediatici. Da Calciopoli alle ultime vicende del bagarinaggio, il presidente Agnelli appare abbastanza sereno.

“Se abbiamo mai querelato qualcuno che ha attaccato la Juve senza darne pubblicità? Ciò che avviene in privato rimane privato. Ma comunque a noi non interessano certe discussioni. Se chiederemo una revisione del processo sportivo di Calciopoli in base all’ex articolo 39? La nostra posizione dall’inizio non è mai cambiata. Il mio deferimento deciso dal procuratore Pecoraro? Mi aspetto un’ammenda”.

Agnelli: Conte e i colpi “folli”

Il futuro della Vecchia Signora rimane roseo, secondo il numero uno del club, che non vede al momento condizioni per un ritorno di Antonio Conte.

“Il ritorno di Conte alla Juve? Oggi non è previsto. Buffon presidente della Juve? Gigi deve solo pensare al suo presente e quindi al campo. La prima Juve di Lippi quella che mi ha emozionato di più da tifoso. Capello ha rivendicato gli scudetti 2005 e 2006? È stato coerente”.

Inevitabile, infine, la questione mercato, ma la posizione della Juventus non cambia: l’obiettivo rimane quello di fare una squadra forte senza intaccare i conti, eventuali colpi alla Higuain, potranno essere finanziati solo con cessioni eccellenti come quella di Pogba?

“Altri colpi alla Higuain? Oggi fatturiamo più di 400 mln, ma non cambieremo la rotta: la nostra strategia sarà la stessa degli ultimi 7 anni. Come si batte l’ossessione Champions? Vincendola! Non esiste altra strada”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni