Abete: “La Juve dice di avere 29 scudetti? La comunicazione non corrisponde all’oggettività”

La Juve e i 29 scudetti? Un po’ di disagio ci può essere, ma sappiamo anche come tante volte la comunicazione travalichi la dimensione dell’oggettività“. Giancarlo Abete, presidente della Figc si esprime così ai microfoni di Gr Parlamento sulla querelle relativa allo scudetto 2006 giunta fino all’Uefa. Tradotto, il pensiero di Abete suona un po’ come, ‘dite pubblicamente ciò che volete, tanto gli scudetti sono 27…’.“E’ importante che i rapporti tra le società e le tifoserie siano di qualità, meglio allora avere come riferimento di una logica dialettica la Federazione – ha aggiunto il presidente federale –. Colgo comunque nelle parole di Agnelli lo spirito propositivo nei confronti dell’Inter mentre la Federazione, dal suo canto, continua a svolgere il suo ruolo che non è quello di organo di giustizia, ma di organo normativo, di indirizzo generale e non può invadere aree che non sono di propria competenza”.\r\nIn merito all’esposto alla Uefa, Abete ha precisato che se “dovesse assumere una dimensione di valutazione, sarà analizzato nelle sedi istituzionali della Uefa stessa. La Federazione in questi anni ha cercato e cerca di svolgere un ruolo fortemente istituzionale. Tante volte siamo oggetto di critiche da parte dell’Inter, della Juve e di tanti altri club, ma meglio essere destinatari delle critiche, mantenendo un’attenzione salda sulle regole, che essere visti come un soggetto che fa il tifo. La Figc è garante della terzietà, di tutti quelli che operano e hanno responsabilità nel mondo della giustizia sportiva e nel mondo arbitrale e non vogliamo tornare indietro, alla logica delle ‘sette sorelle’ e delle cene che decidevano chi era il designatore. Sono molto sereno e tranquillo per ciò che attiene alla qualità dei comportamenti della Federazione”.